BILINGUISMO

Il bilinguismo è la palestra supertech del nostro cervello soprattutto se si inizia dalla tenera età.

È questa non è più una semplice conclusione deduttiva ma una risposta della scienza.

A dimostrarlo infatti è uno studio compiuto dall’Università di Washington che ha messo a confronto 16 bambini di undici mesi; 8 cresciuti in famiglie monolingue inglesi e 8 in famiglie bilingue spagnolo e inglese.

Per la ricerca – come raccontato su Science Daily (https://www.sciencedaily.com/releases/2016/04/160404141743.htm) – p stata utilizzata la Magnetoencefalografia (MEG), una tecnica non invasiva per la registrazione dell’attività elettrica del cervello.

I bambini sono stati posizionati sul seggiolone con indosso l’elmetto per lo scanner MEG ed è stata fatta ascoltare loro una registrazione di 12 minuti contenente suoni tipici della lingua inglese e spagnola e suoni misti. Il test si è svolto in presenza dei genitori cosicché da non turbare la tranquillità dei piccoli.

I risultati più importanti posso essere raggruppati in tre macro concetti:

  • Nella regione del cervello associate alla funzione esecutiva – la corteccia prefrontale e orbitofrontale i bambini bilingue rispondevano maggiormente agli impulsi;
  • I bambini bilingue avevano la stessa sensibilità sia ai suoni inglesi che a quelli spagnoli. Il che significa che stavano imparando entrambe le lingue;
  • I bambini bilingue avevano la stessa sensibilità ai suoni inglesi die bambini monolingue, il che ci suggerisce che stavano imparando l’inglese allo stesso ritmo.

Un risultato che elimina qualsiasi dubbio sulla possibilità di rallentamenti nell’apprendimento linguistico nei bambini che nascono in famiglie in cui si parlano due o più lingue.

“I nostri risultati suggeriscono che prima ancora di iniziare a parlare , i bambini cresciuti in famiglie bilingue fanno sempre pratica in attività correlate alla funzione esecutiva del cervello” ha affermato la Dottoressa Naja Ferjan Ramirez, autrice della ricerca, che conferma come il vivere in una famiglia bilingue favorisca anche lo sviluppo cognitivo.

Rispondi